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Yersiniosi

Batteri

YERSINIOSI





Batterio: La Yersinia pseudotubercolosis è uno dei due possibili agenti causali e comprende 6 sierotipi e 4 sottotipi anche se occorre dire che oltre il 90% delle infezioni umane e animali sono causate dal gruppo O, ceppi I.


La Yersinia enterocolica, l'altro possibile agente causale comprende ben 50 sierotipi e 5 biotipi molti dei quali non patogeni. I ceppi patogeni per l'essere umano sono generalmente pirazinamidasi negativi, questo comprende ceppi nei sierotipi 03, 08, 09 e 05, 27 e nei biotipi 1, 2, 3 e 4.

I sierotipi che maggiormente colpiscono l'uomo variano in funzione della località, ad esempio inEuropa le Yersiniosi sono causate principalmente dai tipi 03, 09 e 05, 27 mentre negli USA le maggiori epidemie furono causate dai ceppi tipo 08 anche se attualmente il sierotipo più comune negli USA è lo 03.



Cenni clinici: Si tratta di una malattia batterica acuta enterica che si manifesta tipicamente in forma di diarre acuta, enterocolite linfadenite mesenterica acuta che simula l'appendicite complicata talvolta da eritema nodoso ( in circa il 10% degli adulti ), da artrite postinfettiva e da infezione sistemica. Occore precisare che può essere provocata da uno solo dei due agenti infettivi ma anche da entrambi allo stesso tempo. In alcuni casi può essere presente anche diarrea ematica.

In tutto il mondo la yersiniosi è principalmente una malattia zoonotica di uccelli e mammiferi selvatici e domestici e l'uomo entra a far parte della catena quale ospite accidentale. L Y. enterocolitica è stata isolta in una grande varietà di animali senza che questi mostrassero alcun segno della malattia. La più importante fonte di infezione può essere considerata il maiale, poichè la faringe degli stessi può essere fortemente colonizzata.

La Y. pseudotubercolosis è diffusa in molti tipi di animali ed in particolare nei roditori e nei piccoli mammiferi in genere.

la trasmissione si verifica per via oro-fecale mangiando e bevendo cibo e acqua contaminati o per contatto diretto con persona o animali infetti. La Y. enterocolitica è stata isolata in una varietà di cibi anche se in maniera più frequente in nel maiale crudo e in cibi prodotti con carne di maiale.

A causa della capacità di moltiplicarsi in condizione di refrigerazione e microaerofile del batterio, vi è un aumentato rischio se carne non trattata è conservata in confezioni di plastica sottovuoto ( Es. carne in scatola ). Vi sono segnalazioni in merito alla trasmissione nosocomiale, quale ad esempio quella attraverso trasfusioni di sangue da donatori che erano asintomatici o avevano avuto una malattia gastrointestinale.

Il periodo di incubazione è, probabilmente, dcompreso tra i 3 ed i 7 giorni e sicuramente inferiore ai 10 giorni.

La trasmissione secondaria sembra essere rara. Il periodo di contaggiosità dura, nei soggetti trattati, per 2/3 settimane. In soggetti non trattati questo si può estendere fino a 2/3 mesi..



Diagnosi: La diagnosi è solitamente posta mediante esame colturale delle feci. Il terreno denominato Cefsulodina irgasan novobiocina ( CIN ) è altamente selettivo e dovrebbe essere usato se si ha ragione di sospettare un infezione da Yersinia. La semina du tale terreno permette di identificare i microrganismi in 24 ore a 32°C senza arricchimento a freddo.

Prendendo le dovute rpecauzione per impedire l'eccessiva crescita della flora intestinale i microrganismi possono essere coltivati anche su normali terreni di coltura enterici. Un arricchimento a freddo in soluzione tampone salina a 4°C per un paio di ore può essere usato per selezionare questi organismi, tuttavia questa tecnica non è consigliare.

La Yersinia può anche essere isolata nel sangue con i terreni commerciali standard per emoculture. la diagnosi sierologica è possibile tramite un test di agglutinazione o tramite ELISA ma la sua disponibilità e tutt'oggi limitata agli istituti di ricerca.



Cura:
Questi microrganismi sono sensibili a molti antibiotici ( anche se ultimamente questi si sono ridotti a causa di una certa resistenza dimostrata dal batterio ) ma sono generalmente resistenti alla pennicillina ed ai suoi derivati semisintetici.

I farmaci di scelta sono gli aminoglicosidi ( solo se vi è setticemia ) e il cotrimossazolo. Efficaci si sono dimostrati anche la ciprofloxacina e le tetracicline.



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