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Rosolia in gravidanza

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ROSOLIA IN GRAVIDANZA




Dopo la pubertà solo il 10-20% delle donne è suscettibile alla rosoliache, se acquisita nei primi mesi di gravidanza, può provocare aborto o embriopatia malformativa grave. nei primi 2 mesi di gestazione la probabilità di difetti congeniti multipli ( ritardo psicomotorio, encefalite, microcefalia, cataratta, retinopatia, microftalmia, glaucoma, sordità ) e/o aborto è molto alta ( 65-85% ).

L'acquisizione dell'infezione nel terzo trimestre è associata con un difetto singolo ( sordità o cardiopatia congenita ) nel 30.35% dei casi. Durante il 4^ mese il rischio fetale di singolo difetto congenito è del 10%, mentre dopo la 20^ settimana di gestazione l'infezione fetale è solo occasionalmente, causa di difetto congenito ( generalmente sordità ).

La rosolia congenita inoltre, è probabilmente la causa di manifestazioni cliniche a insorgenza tardiva, come la panencefalite progressiva, il diabete mellito insulino-dipendente e le disfunzioni tiroidee su base autoimmune.

Non esistendo terapia specifica, l'unica misura di controllo efficace è la vaccinazione, che purtroppo è ancora oggi facoltativa in molti paesi, Italia compresa. la vaccinazione con virus vivo attenuato è raccomandata per le bambine in età prepuberale e per le donne fertili sieronegative, purchè evitino una gravidanza nei prim i 3 mesi successivi all'inoculazione del vaccino.

La profilassi passiva con immunoglobuline specifiche viene consigliata, per l'elevato rischio di infezione ( 90% dei casi ) e di successive malformazioni fetali, quando, pur dimostrata l'infezione acuta prima della 12^ settimana di gestazione, non viene accolta la soluzione dell'aborto terapeutico; l'immunoprofilassi passiva, pur non garantendo una adeguata prevenzione dell'infezione fetale, può ridurre l'incidenza dell'embriopatia.



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