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Poliomielite

Virus

POLIOMIELITE





Agente infettivo:
Si tratta di un virus appartenente alla famiglia dei picornavirus ( piccoli virus a RNA ) ed al sottogruppo degli enterovirus, attualmente sono stati isolati  3 differenti sierotipi patogeni:


- Tipo I Brunhilde ( si tratta del ceppo piu' frequentemente isolato da casi paralitici )

- Tipo II Lansing ( meno frequente del tipo I )

- Tipo III Leon ( abbastanza raro )

Di norma l'infezione con un o dei sieroripi concede un immunita' tipo-specifica ( cioe' solo per quel tipo ) durevole per tutta la vita.

Come accennato prima alla famiglia dei picornavirus appartengono due sottogruppi, gli enterovirus e i rhinovirus. dei rhinovirus sono stati isolati oltre 100 sierotipi. Degli enterovirus sono stati isolati i seguenti sierotipi:


- 1 Virus dell'epatite A
- 3 Poliovirus
- 4 Enterovirus
- 6 Virus Coxsackie B
- 23 Virus Coxsackie A
- 31 Ecovirus

Il Poliovirus e' un tipico virus litico in cui la replicazione e' sempre accompagnata dalla distruzione delle cellule ospiti infettate.

Gli entetrovirus appena penetrati  iniziano a replicarsi nel tessuto linfoide del faringe e dell'intestino e successivamente si diffondono nell'organismo attraverso la circolazione sanguinea. La replicazione dei poliovirus e' meglio conosciuta  di quella degli altri enterovirus perche' essi di riproducono piu' rapidamente e producono titoli piu' alti nelle colture cellulari.

I poliovirus sono tipici virus a filamento positivo ossia il loro RNA genomico puo' fungere direttamente da RNA messaggero.

La prima fase della replicazione consiste nella decapsidazione che pero' avviene, alquanto stranamente, prima dell'ingresso del virus nella cellula, quando l'assorbimento e' completato si completa l'eliminazione dell'envelope el'RNA genomico viene rilasciato nel citoplasma dove si ha la replicazione e il montaggio.

L'RNA del poliovirus e' un filamento e secondo la piu' tipica delle caratteristiche dell'mRNA  delle cellule eucariote possiede un segmento di poli all'estremita 3' del genoma. All'estremita' 5' e' attaccata una proteina virale detta VPg.

Questa proteina non e' assolutamente essenziale per quanto concerne l'infettivita' ma si presume sia interessata nell'impacchettamento del genoma nel virione e nel dare l'input per l'inizio della sintesi dell'RNA.


Cenni clinici:
Il nome poliomielite viene dal greco ( midollo grigio ), si tratta di una malattia virale acuta, altamente contagiosa con manifestazione spesso gravi di tipo neurologico irreversibile. Prima della diffusione della vaccinazione la malattia era endemica in tutto il mondo, attualmente interessa solamente in paesi in via di sviluppo.

Il serbatoio e' solo l'uomo , il periodo di incubazione varia da 1 a 2 settimane anche se sono state riportate incubazioni durate fino a 35 giorni. La tipica modalita' di contagio e' quella oro-fecale. La malattia si puo' presentare in diverse forme.

- Forma inapparente: In effetti sebbene il virus sia altamente contagioso, la maggior parte delle persone infettate ( anche il 95%) non mostra alcun sintomo ma, eliminando il virus tramite le feci, disseminano il virus nell'ambiente fornendo altre potenziali fonti di contagio.

- Forma meningitica: Si tratta di casi alquan to rari nei quali compare una meningite asettica e non paralitica che di norma guarisce nel giro di pochi giorni senza lasciare tracce.

-  Forma bulbare: In questa forma il virus non incontra alcuna resistenza alla sua diffusione e raggiunge il tronco cerebrale dove sono allocati i neuroni che hanno il compito di controllare i muscoli della deglutizione, quelli respiratori e l'innervazione del cuore.

Come sintomi possiamo avere, disfonia, dispnea, disfagia, irregolarita' del respiro, del polso e della pressione arteriosa. Puo' degenerare fino al coma, all'arresto cardiorespiratorio.

Il tasso di mortalita' e' altissimo, intorno all'80% dei colpiti. In molti casi si sopravvive solamente grazie all'aiuto fornito da un polmone d'acciaio.

- Forma Spinale: Questa forma ha, generalmente, un andamento basato su deu fasi, durante la prima fase si hanno sintomi simil-influenzali per 3/4 giorni dopodiche' il paziente sembra riprendersi ma dopo solo un paio di giorni risompaiono i sintomi accompagnati questa volte da dolori muscolari talvolta anche importanti.

Questa fase precede di circa due giorni la paralisi. Solitamente la paralisi compare dopo circa 10 giorni dai primi sintomi e la gravita' e' dipendente dalla gravita' del danno neuronale.


Diagnosi:
E' possibile isolare il virus nelle feci e, nelle forme neurologiche, si puo' esaminare il liquido cefalo-rachidiano il quale puo' mostrare pleiocitosi linfocitica.


Cura:
al momento non esiste una cura per questa malattia altamente invalidante se si accettua la somministrazione di gamma-globuline con esito spesso scarsi.

La vaccinazione rimane l'unica arma contro questa malattia oltre ad un assoluto riposo a letto per non aggravare i sintomi della malattia e ridurre l'ampiezza della paralisi.




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