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Test infezione da Helicobacter pylori

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Test per la diagnosi di infezione da Helicobacter pylori


Il test del respiro, la cui denominazione scientifica è "urea breath test",  si basa sulla capacità dell' Helicobacter pylori di metabolizzare rapidamente l'urea somministrata per bocca, trasformandola in acqua e anidride carbonica.

Se l'urea viene marcata con l'isotopo 13C o 14 C del carbonio, si può misurare l'eliminazione dell'anidride carbonica così marcata.

Un suo aumento tra due prove consecutive (prima della somministrazione e mezz'ora dopo la somministrazione dell'urea) è quindi considerabile un indice indiretto della presenza di infezione da helicobacter.

Questo test  è paragonabile all'endoscopia ed al prelievo bioptico per quanto riguarda la diagnosi di infezione da Helicobacter pylori ma è decisamente molto meno invasivo ( è certamente ben tollerato da chiunque ) in quanto occorre solo raccogliere l'espirato.

L'analisi si basa concettualmente sulla produzione di ureasi ad opera dell'Helicobacter pylori.

Il principio di funzionamento è molto semplice, l'urea marcata con 14C (isotopo radioattivo del carbonio) o 13C (isotopo non radioattivo) viene fatta fatta ingerire al paziente.

L'Helicobacter pylori nella mucosa gastrica metabolizza l'urea marcata con l'isotopo del carbonio e forma ammonio e anidride carbonica ( debitamente marcata dall'isotopo ). Quest'ultima è assorbita nel circolo ematico ed escreta attraverso i polmoni.

Ad intervalli prefissati, dopo l'ingestione di urea, il paziente è dovrà soffiare in provette che permettano la misurazione dei livelli di anidride carbonica marcata.

Se viene usato l'isotopo 14C è necessario un lettore a scintillazione utilizzante raggi beta, mentre nel caso venga usato l'isotopo 13C, è utilizzato uno spettrometro di massa associato ad un gas cromatografo o un analizzatore automatizzato a lettura laser (il cosidetto LARA system).

Se il batterio non è presente, l'urea marcata passa intatta attraverso lo stomaco e, di conseguenza, non si ritroverà anidride carbonica marcata nei campioni di respiro.

Il test è stato inventato circa venti anni or sono e durante questo periodo la distanza tra i vari prelievi di aria è stata con tinuamente ridotta ed attualmente si stà valutando la possibità di effettuare un solo prelievo dopo 20 minuti.

Questo test è in genere una metodica che presenta una alta sensibilità e specificità anche se vi è sempre la possibilità di avere dei risultati falsamente negativi quando il paziente è stato recentemente sottoposto a somministrazione di antibiotici o, come accade molto più frequentemente, di farmaci inibitori della pompa protonica.

Questi farmaci sopprimono l'Helicobacter pylori, senza però eradicarlo completamente.

Occorre notare che risultati falsamente negativi possono essere ottenuti se il tempo di contatto dell'urea con la mucosa gastrica non è sufficiente a permettere l'idrolisi.

Per ovviare a questa problematica, sono stati studiati ( ma non ancora pienamente accettati ) diversi pasti "standard" da consumare in concomitanza all'esame medico allo scopo di ritardare lo svuotamento gastrico.

per il momento, la somministrazione orale di una soluzione di acido citrico nei 10 minuti precedenti la somministrazione dell'urea sembra essere la migliore procedura fino ad ora incontrata.

Purtroppo, come d'altro canto appare ovvio, questo test non è in grado di indicare la severità della gastrite, la carica batterica o la presenza di ulcera peptica.


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