Menu principale:
SPOROTRICOSI
Agente infettivo: L'agente infettivo è lo sporothrix schenckii, un fungo dimorfo.
Cenni clinici: Si tratta di una malattia fungina che interessa solitamente la cute e si manifesta nella maggioranza dei casi ad una estremità con un nodulo.
Con l'aumentare di dimensioni del nodulo, i vasi linfatici satelliti diventano duri come cordoncini e formano a loro volta una serie di noduli che possono anche colliquarsi ed ulcerarsi.
Più raramente si possono avere anche manifestazioni osteoarticolari, polmonari ed infezioni multifocali diseminate. La morte è da considerarsi un evento raro.
Questo fungo è risultato essere obiquitario in tutte le parti del mondo.
Solitamente questa è considerata una malattia occupazionale di coltivatori e giardinieri ed è da considerarsi una malattia sporadica e relativamente rara.
Una delle più celebri epidemie insorse in Sud Africa coinvolgendo oltre 3000 minatori d'oro e nel 1988 negli USA si sono avutio 84 casi in 14 stati tra persone che maneggiavano conifere impacchettate con muschio.
Il serbatoio naturale è il terreno, il legname, il muschio e la vegetazione in disfacimento.
Il fungo può essere introdotto attraverso punture di spine o punte sporgenti, maneggiando muschio o con schegge di legno o legname. Si sono registrate anche epidemie in bambini che giocavano o in adulti che maneggiavano balle di fieno.
Esiste anche una versione polmonare e si ritiene che si manifesti per inalazione dei conidi dei funghi.
La forma linfatica si manifesta, solitamente, da 1 settimana a 3 mesi dopo la ferita, in un solo caso è stata dosumentata la trasmissione interpersonale.
Diagnosi: la conferma in laboratorio si ottiene tramite coltura del pus dell'essudato, i microrganismi sono raramente visibili mediante l'esame diretto del campione.
Il tessuto bioptizzato deve essere esaminato mediante apposite colorazioni per funghi.
Cura: Quale misura preventiva i legnami dovrebbero essere trattati con un fungicida specie nei luoghi dove si è manifestata la malattia.
Il trattamento specifico dell'infezione linfocutanea include la somministrazione orale di composti derivati dallo iodio o itraconazolo. nelle forme extracutanee si dovrebbe invece preferire l'amfotericina B che è considerata la terapia d'elezione anche se si è dimostrato utile anche l'itraconazolo.