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ANISAKIASI
Agente infettivo: Si tratta di una zoonosi ( cosi' si chiamano le malattie trasmesse agli esseri umani dagli animali) causata da nematodi allo stadio larvale appartenenti alla sottofamiglia anisakinae, generi anisakis e pseudoterranova.
Questo genere di nematodi sono molto diffusi in natura ma solamente quelli che parassitano i mammiferi acquatici costituiscono un pericolo per l'uomo. In effetti il ciclo naturale di vita di questi nematodi inizia con il passaggio dai piccoli crostacei ai gamberi, ai polipi, ai pesci e quindi ai mammiferi.
In questa catena l'uomo entra solamente in maniera casuale cibandosi di essi.
Cenni clinici: L'anisakiasi e' una malattia parassitaria che interessa il tratto gastrointestinale dell'uomo. Si manifesta solitamente in un periodo che va' da poche ore dall'ingestione di pesce crudo o poco cotto ( Sushi, sashimi, aringhe, gravlax, cevice ecc) per quanto concerne i sintomi gastrici fino a pochi giorni o addirittura settimane per quanto concerne i sintomi all'intestino tenue e crasso.
Crampi e dolori addominali sono la manifestazione piu' comune. Le larve penetrano la parete dello stomaco producendo ulcerazioni acute con conseguente nausea, vomito e dolori epigastrici. Talvolta le larve decidono di migrare verso l'alto arrivando fino all'orofaringe causando tosse.
Questi parassiti hanno anche la capacita' di perforare ( penetrando all'interno ) la cavita' peritoneale.
Per uccidere questi parassiti si e' dimostrato che e' sufficiente attuare una delle seguenti procedure con il pescato:
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Diagnosi: Al momento test sierologici sono allo studio. la diagnosi viene posta riconoscendo le larve lunghe circa 2 centimetri che invado l'orofaringe, oppure mediante un gastroscopio o mediante il riconoscimento su un campione di tessuto rimosso chirurgicamente.
Cura: La cura e' essenzialmente di tipo chirurgico, come ulteriore possibilita' vi e' il mebendazolo, un antielmintico in grado di agire sui nematodi e anche sui cestodi.