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PCR

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P.C.R.


La reazione a catena della polimerasi abbreviata in PCR dall inglese Polymerase Chain Reaction, è una tecnica di biologia molecolare che consente la moltiplicazione o meglio l'amplificazione di frammenti di acidi nucleici dei quali si conoscano le sequenze nucleotidiche iniziali e terminali.

L'amplificazione mediante PCR ha ottenuto un rapido successo nei laboratori di tutto il mondo in quanto permette di ottenere molto rapidamente la quantità di materiale genetico necessaria per le successive applicazioni.

La PCR ricostruisce in vitro uno specifico passaggio della riproduzione cellulare, la ricostituzione di un segmento di DNA "completo" (a doppia elica) a partire da un filamento a singola elica.

Per realizzare questa sofisticata metodica si ha bisogno di:

- Sequenza da amplificare;

- NTP (nucleoclosidi tri fosfati, come ATP, CTP, GTP, TTP);

- Primer (Sequenze complementari e agli estremi della sequenza da amplificare;

- Buffer (i tamponi necessari per la reazione di elongazione);

- TAQ (una polimerasi estratta da un termofilo, in grado di non denaturarsi ad alte temperature).


La PCR avviene in una serie di cicli composti da tre fasi:

- nella prima fase che avviene ad alte temperature ( tra i 94 ed i 99°C) , abbiamo la separazione dei      frammenti;

- Si ha poi la fase di Annealing ( eseguita ad una temperatura di 40 / 45°C ) , appaiamento, in cui i primer   si appaiono a filamenti;

- Infine si ha la fase di prolungamento in cui la temperatura viene alzata fino a 65-72 °C al fine di   massimizzare l'azione della DNA polimerasi e determinare un allungamento dei primer legati, utilizzando      come stampo il filamento singolo di DNA.

Questa metodica è stata ideata nel 1983 da Kary B. Mullis il quale ricevette, per questa insostituibile innovazione, il premio Nobel per la chimica dieci anni dopo.




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